Sarvants

Maurice Renard

Traduzione: Filippo Conti
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ISBN: 978-2-487404-03-8
ebook 9,99 euro / cartaceo 18 euro

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L'aleph della fantascienza, il libro che ha detto tutto prima di tutti ma che pochi hanno voluto ascoltare, è senza dubbio Sarvants, di Maurice Renard. È una storia di famiglia, di rapimenti; è un giallo e un saggio d'etologia umana; è una denuncia del cospirazionismo e del ruolo dei media nella cultura popolare. È una storia di rivincite sociali, di eroismi solitari e di fallimenti collettivi. È una storia di fantascienza prima che la fantascienza sapesse di esistere, o meglio, è un romanzo meraviglioso-scientifico, "una finzione basata su un sofisma; il suo oggetto è condurre il lettore a una contemplazione dell'universo più vicina alla verità; il suo mezzo è l'applicazione dei metodi scientifici allo studio dell'ignoto" (M. Renard, "Le Spectateur", 1909).

La capacità di Renard di anticipare tali temi e di esplorarli attraverso una trama coinvolgente e personaggi memorabili - come non affezionarsi all'ottimo Tiburce! - spiega la sua influenza duratura, anche se discreta, nel campo della letteratura fantascientifica.

Con oltre 110 anni di ritardo, Sarvants è finalmente disponibile in italiano, tradotto all'antica, sfogliando le pagine ingiallite del volume originale del 1911. La presente edizione è accompagnata da una analisi della studiosa Valérie Stiénon, professoressa associata all'Università La Sorbonne di Parigi, pagine che sottolineano con intelligenza la modernità dell'opera di Maurice Renard.

Autore

Maurice Renard (1875 – 1939) è stato uno scrittore francese, specializzato nei generi del romanzo di anticipazione, poliziesco e avventuroso. Originario di Reims, influenzato da Jules Verne, Charles Dickens, Edgar Allan Poe e H. G. Wells, esordì con la raccolta di racconti  Fantômes et fantoches nel 1905. Scrisse alcuni popolari romanzi tra cui  Le Docteur Lerne e Le Péril bleu (Sarvants). Congedato dopo aver combattuto nella prima Guerra mondiale, pubblicò il suo romanzo più famoso, Les Mains d'Orlac, una storia a mezza via tra il poliziesco e il fantastico, nel 1920, e più volte adattata per il grande schermo. Istituì il premio letterario Maurrice Renard (1922-1932) e scrisse il manifesto "Du roman merveilleux-scientifique et de son action sur l’intelligence du progrès" per ufficializzare un nuovo genere letterario che "avvicini il lettore ad una migliore comprensione dell'universo che lo circonda".

Filippo Conti è un ex ricercatore quasi giovane, un modesto sollevatore di pesi, un simpatizzante della Roma di Totti e il propritario unico della casa editrice CH3 PRESS. Ha tradotto Sarvants perché se ne è innamorato dopo averlo comprato da un bouquiniste di Lione. Vive in Francia da molto tempo ma ha ancora un formidabile accento nostrano. Grazie a lui, e nonostante Materazzi, i francesi hanno un'ottima considerazione dei cugini d'oltralpe. Forse tradurrà ancora, ma per il momento è molto impegnato affinché CH3 PRESS possa volare leggiadra con le proprie ali.